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Francobollo commemorativo |
Questa mattina, avviata la emissione di un francobollo commemorativo, qui, a sinistra...
Oggi cade il settantesimo anniversario, di El Alamein...
Una pagina drammatica, eppure altissima, per il nostro esercito, che difese fino al limite dell'umano, e oltre, in evidente inferiorità numerica e di mezzi, le posizioni assegnate.
Questa battaglia, è una delle prove storiche, che contrastano fortemente con i numerosi stereotipi negativi, sugli italiani in guerra; e mi piace qui ricordare la frase di Rommel, riportata nel sacrario, "il soldato tedesco ha stupito il mondo, il Bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco"... Peccato che, Rommel, non riuscì a vedere la Folgore in azione, in quei giorni drammatici...
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Famosa frase di Rommel (La volpe del deserto) |
Una vicenda storica, che, pur nella sconfitta, dimostrò il grande valore dei soldati italiani, testimoniato dagli Onori militari tributati dalle forze nemiche, dalle numerose Medaglie d'Oro assegnate, dall'altissimo tributo in vite umane pagate...
Ancora oggi, una delle vicende che possiamo ricordare con orgoglio, per l'altissimo valore dimostrato sul campo, e che ci fu riconosciuto, sullo stesso...
Il sacrificio di questi soldati, è ricordato dal grande Sacrario Militare di El Alameni, a quota 33 sulla litoranea per Alessandria, che raccoglie i resti di oltre 5200 soldati italiani e 232 ascari libici.
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Paolo Caccia Dominioni |
La progettazione del sacrario, la ricerca e raccolta degli umani resti dei caduti (anche di altra nazionalità), fu opera dell'allora Maggiore Paolo Caccia Dominioni, con l'aiuto dell'assistente Caporale Renato Chiodini, e si svolse a partire dal 1948 per oltre dieci anni !
Sulla "quota 33" avvenne uno dei tanti episodi delle due battaglie, il sacrificio del LII Gruppo Cannoni da 152/37 che il 10 luglio 1942 si oppose agli australiani della 9ª Divisione.
Molte unità offrirono una caparbia resistenza, come i paracadutisti della Folgore, che si batterono eroicamente per giorni e giorni subendo gravi perdite ed infliggendone al nemico anche di maggiori.
Combatterono i corazzati britannici con mezzi di fortuna, quali bottiglie incendiarie e cariche di dinamite, avendo solo oltre a queste pochi cannoni anticarro da 47/32 con poche munizioni.
Esaurite anche queste risorse, i paracadutisti si nascosero in buche scavate nel terreno e attaccarono mine anticarro ai mezzi britannici in movimento (i resti della Folgore si arrenderanno solo il 6 novembre e dopo aver distrutto le proprie armi rese inutili dall'esaurimento delle munizioni).
L'aviazione dell'Asse, con la distruzione dei suoi aeroporti avanzati ed usurata da continui combattimenti sostenuti in immensa inferiorità numerica, era praticamente inesistente e pertanto la RAF operava senza alcun contrasto in aria, bombardando incessantemente le colonne in ritirata.
Poco lontano dal Sacrario, trovasi la famosa iscrizione fatta dai bersaglieri del 7º reggimento il 1º luglio 1942 su un cippo ai margini della strada litoranea, riportante una nota frase che ricorda migliaia di italiani caduti in una guerra spesso condotta senza gli adeguati mezzi: «Mancò la fortuna, non il valore».
Di sicuro, non mancò l'Onore !
Che possa esserci sempre d'esempio, il ricordo di questi eroi Italiani; SEMPRE !!!
« Fra le sabbie non più deserte son qui di presidio per l'eternità i ragazzi della Folgore fior fiore di un popolo e di un Esercito in armi. Caduti per un'idea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dello stesso nemico, essi additano agli italiani, nella buona e nell'avversa fortuna, il cammino dell'onore e della gloria. Viandante, arrestati e riverisci. Dio degli Eserciti, accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell'angolo di cielo che riserbi ai martiri ed agli Eroi. » | |
(Epigrafe davanti al cimitero della Folgore a El Alamein) |
Sul sito dell'Esercito Italiano
Su ARS Bellica
Ricostruzione virtuale della battaglia, su Focus
Su wikipedia
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